L’era di Internet ha trasformato e rivoluzionato la società moderna. Oggi è possibile accedere virtualmente a qualsiasi informazione, comunicare, interagire con persone dall’altra parte del mondo o svolgere attività lavorative quotidiane senza nemmeno dover uscire dalla propria stanza.
Ma tutto ciò, che impatto ha sulle nostre vite?
Dal COVID-19, il tempo trascorso sui nostri dispositivi digitali è aumentato in modo esponenziale. Dal 2021 si registra infatti un consistente incremento dell’uso di Internet tanto che secondo il Global Web Index, considErando il report del 2021 a livello globale, un utente trascorre in media quasi 7 ore al giorno utilizzando Internet dai suoi dispositivi. Inoltre, entro il 2022 Internet sarà utilizzato da circa 5 miliardi di persone in tutto il mondo, ovvero il 63% della popolazione mondiale. Una quantità consistente di utenti potrebbe provocare un’altrettanta ingente quantità di emissioni di CO2 dovute al digitale. Ma entriamo meglio nell’argomento.
Cos’è La Carbon Footprint?
Per darne una definizione, possiamo dire che la Carbon Footprint è una misurazione che esprime la quantità di emissioni di gas a effetto serra che vengono generate durante la vita di un prodotto, di un servizio, da un’organizzazione, da un evento o da un individuo, espresse generalmente in tonnellate di CO2 equivalente.
Anche Internet ha una Carbon Footprint
L’utilizzo di Internet, dei social media e di qualsiasi piattaforma online contribuisce all’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera. Come tutti i prodotti digitali, Internet consuma grandi quantità di energia per funzionare. Giganteschi database, server e data center (l’infrastruttura di Internet) sono utilizzati per mantenere e conservare le informazioni che vengono presentate direttamente sul World Wide Web. Ogni informazione con cui interagiamo, che carichiamo o creiamo viene archiviata proprio nei data center, composti da migliaia di computer e server. Difatti, se il settore informatico fosse un Paese, sarebbe al terzo posto per consumo di energia, dopo Stati Uniti e Cina (fonte: Our Changing Climate).
Internet Carbon Footprint: i fattori principali
L’Internet Carbon Footprint è dovuta a numerose fattori: dai data center dislocati in tutto il mondo alle piattaforme di streaming, i social media e persino i giochi online. Il totale ammonta a 1,6 miliardi di tonnellate annue di CO2e, destinate ad aumentare entro il 2025 (BBC).
L’infrastruttura di Internet
Se in alcuni casi è “facile” ricondurre le emissioni di CO2 al nostro utilizzo di prodotti o servizi come automobili, aerei o manifattura, quando si parla di emissioni di Internet la situazione si complica: queste emissioni sono considerate fisicamente intangibili, o “nascoste” al grande pubblico. Ciò è dovuto alla mancanza di informazioni su come viene prodotta l’energia e con quali fonti. Il consumo energetico del settore informatico è dovuto principalmente ai grandi edifici tecnologici noti come data center, dove è collocato tutto l’hardware di Internet.
Per la maggior parte dei Paesi le fonti di energia che alimentano queste infrastrutture non sono rinnovabili, il che spiega la notevole impronta di carbonio rilasciata dal web. Secondo Stolz e Jungblut (2019), la quantità di energia richiesta da tutti i data center del mondo oscilla tra i 200 e i 500 miliardi di kilowattora all’anno, pari all’1-3% dell’elettricità mondiale. Entro il 2030, si stima che il range aumenterà tra i 200 e i 3.000 miliardi di kilowattora (Reset).
L’industria dei dati e delle tecnologie informatiche è la principale protagonista quando si parla dell’impronta di CO2 di Internet. I giganti della tecnologia come Google, Microsoft e Amazon sono alcuni dei principali produttori. Google, ad esempio, gestisce 23 data center in tutto il mondo, che richiedono elevati volumi di energia e che producono grandi quantità di calore, necessitando di conseguenza di miliardi di litri d’acqua e/o di impianti di aria condizionata per il raffreddamento. L’energia utilizzata per il raffreddamento delle macchine incide per circa il 25% delle emissioni totali di Internet (Times).
Video, audio e siti web di streaming
Le piattaforme di streaming come Netflix e Youtube e altri canali di contenuti come Twitch e Discord sono responsabili del 60% del traffico internet (tree-nation), contribuendo notevolmente alla Carbon Footprint del web. Inoltre, la domanda di streaming ad alta definizione è in aumento, il che incentiva le aziende tecnologiche a costruire ulteriori infrastrutture per soddisfare la clientela.
Netflix ha dichiarato che per ogni ora di streaming sulla sua piattaforma, nel 2020, sono stati emessi circa 100 mg di CO2 (Wired), mentre Twitch ha emesso 33 mg di CO2 all’ora (Greenspector). Se si considera che gli utenti utilizzano quotidianamente i siti di streaming, è facile immaginare la quantità impressionante di CO2 che viene emessa.
Giochi online
Con l’avanzare della tecnologia e della grafica e il perfezionarsi di un gameplay realistico nell’ultimo decennio, l’industria dei giochi è diventata uno dei settori più redditizi al mondo. Tuttavia, lo streaming, il download e l’archiviazione nel cloud richiedono una grande quantità di energia da parte dei server. Sebbene il trasferimento di videogiochi in formato digitale possa essere potenzialmente vantaggioso in quanto produce meno rifiuti elettronici fisici (involucri di plastica, produzione su supporti fisici, trasporto…), non bisogna comunque sottovalutare l’impatto ambientale del gaming online: la quantità di energia utilizzata per mantenere l’industria dei giochi digitali può essere immensa.
Social Media
I social media come Tik Tok, Whatsapp e Instagram – solo per citarne alcuni – contribuiscono in modo significativo al traffico web e alla conseguente impronta di carbonio digitale. In soli 60 secondi, Tik Tok viene scaricato 2704 volte, Whatsapp condivide 41,7 milioni di messaggi e Instagram pubblica 347.222 storie (Greenspector).
Pubblicare una foto su Instagram emette 0,15 g di CO2, mentre scorrere il proprio newsfeed per 1 minuto emette 1,5 g di CO2 (Earth). Considerando che l’utente medio nel 2021 ha trascorso 2 ore e 24 minuti al giorno tra le varie piattaforme social (Greenspector), possiamo dedurre che questa abitudine contribuisce notevolmente all’aumento dell’impronta di carbonio nell’atmosfera.
Conoscere la Carbon Footprint di Internet
Abbiamo visto una importante quantità di dati per comprendere al meglio come Internet produce CO2 e che cos’è la Web Carbon Footprint. La consapevolezza, nel nostro piccolo, può portandoci a modificare alcuni comportamenti quotidiani a favore della sostenibilità. Basta poco per fare la differenza: abbiamo raccolto 10 azioni per un web più sostenibile all’interno del nostro Karma-decalogo.
E le aziende che lavorano online?
Le imprese stanno iniziando a diventare più consapevoli della loro impronta di carbonio digitale. Aziende come Netflix e Google sono tra i colossi tecnologici che hanno iniziato a implementare nella loro cultura aziendale politiche di siti web neutrali dal punto di vista delle emissioni di CO2, con l’intento di rendere la loro attività al 100% green entro il 2030.
Tuttavia, ci si domanda se tutto ciò sia sufficiente per far sì che internet cancelli del tutto la sua impronta di carbonio e i rifiuti elettronici. Le logiche di carbon neutrality, con un processo di digital transformation in atto in ogni settore industriale, non possono non passare anche da una logica di efficientamento energetico.
Quanto è eco-sostenibile il tuo sito web?
Fonti:
- https://www.gwi.com/book-demo?utm_source=kepios&utm_medium=referral&utm_campaign=2021+Kepios+Global+Audiences
- https://datareportal.com/global-digital-overview#:~:text=A%20total%20of%205%20billion,12%20months%20to%20April%202022
- https://www.youtube.com/watch?v=Byl87SBFoo8
- https://en.reset.org/our-digital-carbon-footprint-environmental-impact-living-life-online-12272019/
- https://www.google.com/about/datacenters/locations/
- https://time.com/5814276/google-data-centers-water/
- https://tree-nation.com/it/progetti/inside-tree-nation/articolo/11923-the-carbon-footprint-of-the-internet-the-emissions-of
- https://www.wired.co.uk/article/netflix-carbon-footprint#:~:text=Using%20a%20tool%20called%20DIMPACT,a%20quarter%20of%20a%20mile.
- https://greenspector.com/en/category/applications-sobriety/?fbclid=IwAR1KrVnZ5W0l4TkIAInzSxDe8HE64lcPw1mDuZn_LWXShUTyV4CYdR25OWs
- https://earth.org/how-social-media-habits-are-contributing-to-internet-pollution/#:~:text=This%20might%20not%20seem%20like,media%20accounts%20and%20streaming%20platforms.
- https://about.netflix.com/en/news/net-zero-nature-our-climate-commitment
- https://sustainability.google/commitments/
- https://www.bbc.com/future/article/20200305-why-your-internet-habits-are-not-as-clean-as-you-think